Per pescare il polpo da riva inizialmente, si usavano tecniche rudimentali, che prevedevano l’uso di polpare. Con il passare degli anni le polpare, le hanno rese sempre più sofisticate, aumentandone l’efficacia. Ultimamente, invece, la tecnica che utilizziamo maggiormente per la pesca del polpo è L’eging. L’eging, è una tecnica di pesca ideata in Giappone e grazie alla sua efficacia e semplicità, ha preso sempre più piede anche nel nostro paese. In questo articolo, andremo a vedere entrambe le tecniche di pesca, efficaci in egual modo se adoperate nei contesti giusti.
Morfologia
Prima di iniziare a vedere, le 2 tecniche di pesca utilizzate per pescare i polpi, vi voglio descrivere brevemente la fisionomia e le abitudini di questi cefalopodi. Il polpo, è considerato uno degli invertebrati più intelligenti del pianeta, infatti è stato dimostrato che è capace di apprendere tramite test di associazione. Il polpo, ha 3 cuori e 8 tentacoli sui quali vi sono una doppia fila di ventose. Una delle capacità del polpo, molto importante per la sua sopravvivenza, è quella di cambiare colore velocemente. Ciò permette al polpo di mimetizzarsi con il fondale circostante, rendendolo una preda più difficile da individuare.
Quando pescare i polpi
Il momento migliore per pescare il polpo, è quello che va dagli inizi di agosto a fine dicembre. Le ore principali, per insidiare questo cefalopode, sono quelle del tramonto e dell’alba e con buoni risultati anche durante le ore notturne, a patto che vengano utilizzate esche fluorescenti, così da renderle più visibili.
Esche utilizzate per pescare i polpi
Inizialmente, l’esca più utilizzata per la pesca del polpo, era la zampa di gallina. Ancora oggi, utilizzano quest’esca i pescatori meno inclini al cambiamento e legati alle tradizioni. Al giorno d’oggi, utilizziamo generalmente piccoli pesciolini o granchi fissati sulle polpare. Oppure nel caso della pesca ad eging, utilizziamo gli egi, che sono dei piccoli artificiali, che vanno a riprodurre i movimenti di gamberetti o piccole prede, di cui vanno ghiotti i polpi.
Spot dove pescare i polpi
La pesca dei polpi, è praticata nei porti dalle spiagge e dalle scogliere, oppure nel caso se ne abbia la possibilità vengono pescati anche dalle barche su fondali di tipo roccioso. La pesca nei porti, si pratica con l’utilizzo di polpare, infatti questi cefalopodi è facile trovarli lungo i moli o poco distanti da essi, vista la facilità di trovare in questi punti il nutrimento di cui hanno bisogno. Dalle spiagge e dalle scogliere, i polpi vengono pescati con la tecnica dell’eging. Questo perché, si ha la necessità di raggiungere punti più distanti dalla costa. Uno dei problemi principali dei porti e delle scogliere è la presenza di rocce e corde, che se da una parte costituiscono l’habitat perfetto per le nostre prede, dall’altra aumentano inesorabilmente il rischio di incaglio.
2 tecniche per pescare i polpi da riva
Finalmente, siamo giunti al nocciolo di questo articolo, ovvero le 2 tecniche che utilizzeremo, per cacciare questi cefalopodi.
Pescare il polpo da riva con la polpara
La prima tecnica, come avrete intuito è quella della polpara, infatti quest’ultima, come accennato in precedenza, nel corso degli anni ha subito numerose migliorie, che l’hanno resa una tecnica ancora molto valida tutt’oggi.
Abbiamo 2 tipi di polpare, la polpara a saponetta o la classica polpara a forma di goccia piombata, al cui interno vi è una corona di ami. La prima polpara, è molto utile se si pesca dalla spiaggia, questo perché fa meno attrito con la sabbia. La caratteristica principale di questa polpare, è che possiede un fermo per l’esca. La seconda polpara, invece si usa principalmente nei porti e l’eventuale esca andrà legata a circa 10cm sopra il gancio. Se si pesca dalla spiaggia, si può prendere in considerazione l’idea di agganciare la polpara ad una canna, così da raggiungere distanze maggiori. Il ritiro delle polpare a prescindere dal modello, dovrà sempre essere molto lento, con lo scopo di tastare il fondale alla ricerca della nostra preda.
Pescare il polpo da riva ad eging
La tecnica di pesca ad eging, consiste nel utilizzare canne leggere, create appositamente per questo tipo di pesca. Il fine di avere canne leggere, è quello di aumentare la durata della nostra battuta di pesca. Infatti, la pesca ad eging, è una pesca di attesa durante la quale bisogna tenere la canna in mano. Questa tecnica di pesca, prevede l’utilizzo di esche artificiali chiamate egi. Gli egi, solitamente, hanno una forma tale che in acqua con i giusti movimenti della canna, riproducono esattamente il movimento dei gamberetti o di piccoli pesciolini.
Dopo aver effettuato il lancio, bisognerà attendere che L’egi raggiungerà il fondo, dopodiché bisognerà inizia a ritirare e dare dei piccoli colpetti con la canna, così da far alzare l’esca dal fondo. Fatto ciò, è necessario attendere qualche secondo, così che possa tornare sul fondo e ripetere nuovamente l’operazione. Una volta che sentiamo il polpo attaccarsi al nostro egi, bisognerà dare una ferrata decisa, così da evitare che quest’ultimo si attacchi a qualche roccia. La ferrata, seppur decisa non deve essere effettuata con violenza, questo perché gli ami potrebbero facilmente spezzare i tentacoli del polpo, andando così a perderlo.
Attrezzatura pesca al polpo.
In base alla tipologia di tecnica che si sceglierà, avremo bisogno di attrezzature differenti.
Nella pesca al polpo con la polpara utilizzeremo:
- Polpara con un filo dello 0.50/0.60
- Guadino, per salpare la preda, riducendo il rischio di perderla in fase di alzata
- Canna, nel caso si volesse utilizzare la polpare anche a distanze maggiori.
Mulinello del 3000/3500
Nella pesca ad eging invece, utilizzeremo:
- Canna da pesca appositamente creata per L’eging, lunga circa 2.10/2.40 metri
- Mulinello del 2500/3000
- Guadino
- Egi di varie colorazioni.
Adesso che ho detto tutto, sul come pescare i polpi da riva, non vi rimane altro che prendere la vostra attrezzatura e andare a pescare qualche bel polpo. Spero, che questo articolo vi sia stato utile, se volete approfondire la pesca ad eging, rivolta anche ad altri cefalopodi vi invito a visitare il mio sito. Vi aspetto nei commenti, con le vostre esperienze riguardo alla pesca del polpo… una delle mie preferite.